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Benvenuto nel blog della Scrivente Errante! 

Uno spazio dove conoscere una Mamma, AUTRICE degli ARTICOLI e delle RECENSIONI che troverete su questo blog, appartenente alla generazione dei Millennials di due bambine Cosmopolite, a cui spero di poter dare gli strumenti per realizzare i loro sogni ed essere FELICI! 

CASTLE GORDON, POESIA DI ROBERT BURNS

Castle Gordon fu scritto il 7 settembre 1787 durante il suo tour nelle Highlands. Robert aveva già incontrato la duchessa di Gordon a Edimburgo e, in seguito a quell'incontro, era stato invitato a visitare il duca e la duchessa a Castle Gordon. Il castello, che nel XVIII secolo era considerato l'edificio più grande della Scozia, si trova appena fuori dalla città di Fochabers. Robert apprezzò molto la visita e ne scrisse nel suo diario. "bel palazzo degno del nobile, del cortese, del generoso Proprietario - Cena - Compagnia, Duca & Duchessa & Signore charlotte &magdeline - Il Duca mi rende più felice di quanto abbia mai fatto un grande uomo - nobile principesco ma mite condiscendente e affabile allegro e gentile - La Duchessa affascinante, spiritosa gentile e sensibile, Dio li benedica".
La poesia è stata scritta come omaggio al Duca e alla Duchessa. Robert sarebbe probabilmente rimasto più a lungo a Castle Gordon, ma il suo compagno di viaggio, William Nicol, lo esortò a partire. William lo fece perché era arrabbiato perché non era stato invitato a cenare al castello ed era stato lasciato in una locanda. Robert scrisse una copia del poema e la consegnò al bibliotecario dei duchi, insieme a una lettera di scuse per la sua rapida partenza.



Streams that glide in orient plains, Never bound by Winter's chains; Glowing here on golden sands, There immixed with foulest stains From Tyranny's empurpled hands: These, their richly gleaming waves, I leave to tyrants and their slaves; Give me the stream that sweetly laves The banks by Castle Gordon. Spicy forests, ever gay, Shading from the burning ray Hapless wretches sold to toil; Or the ruthless Native's way, Bent on slaughter, blood, and spoil: Woods that ever verdant wave, I leave the tyrant and the slave; Give me the groves that lofty brave The storms, by Castle Gordon. Wildly here without control, Nature reigns and rules the whole; In that sober, pensive mood, Dearest to the feeling soul, She plants the forest, pours the flood: Life's poor day I'll musing rave, And find at night a sheltering cave, Where waters flow and wild woods wave By bonie Castle Gordon.

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