TEMPO DI CARNEVALE, TEMPO PER CHIKAIMA MAITEA DI INIZIARE A CONOSCERE L’ITALIA
Finalmente, Tesoro mio, ti parlo del mio paese di origine. Ho scelto questo momento perche’ quando ero bambina mi divertive sempre travestirmi e andare in giro con l’abito della madamina dell Ottocento, o della Principessa Sissi, e giocare con i miei amichetti ai giochi di sempre (andare di nascosto dagli adulti nella “collinetta proibita”).
Di carnevali famosi ce ne sono tanti: nella regione da dove proviene la tua mamma, per esempio, e’ celebre la battaglia delle arance di Ivrea! C’e poi il carnevale di Venezia, ma anche nel resto del mondo si festeggia il carnevale! A Rio De Janeiro, ma anche a Tenerife, in Spagna, a Nizza o a Nottinghill, Londra!
Ti raccontero’ ogni giorno la storia di una Maschera della tradizione italiana, partendo da quello piu’ Famoso, il Bergamasco Arlecchino!
Devi sapere, Chikaima Maitea, che Arlecchino era un bambino come sarai tu tra qualche anno: amava andare a scuola dove poteva imparare ogni giorno qualcosa di nuovo, tornare a casa e mangiare I semplici ma buonissimi manicaretti che aveva preparato la sua mamma e poi aveva un segreto: ogni giorno, dopo che aveva piovuto, ad Arlecchino piaceva andare a vedere l’arcobaleno dietro casa, sulla collinetta dove da piccolo giocava assieme al papa’! Ad Arlecchino piacevano tanto gli arcobaleni che li disegnava ovunque e aveva la camera tappezzata di arcobaleni!
Come avrai intuit, Arlecchino ora aveva solo la mamma ed era povero, ma tanto povero, che quando a scuola invitarono tutti I bambini alla festa in maschera con i loro costume, il bambino si rattristo’ immediatamente, perche’ non poteva chiedere alla mamma I soldi per comprare il vestito dei suoi sogni.
I suoi compagni di classe,pero’, si riunirono di nascosto da lui nell’intervallo e decisero di chiedere ai loro genitori di dare qualcosa al compagno per poter partecipare alla festa.
Le mamme e i papa’ della classe andarono a parlare con la madre di Arlecchino, che era una sarta, e all’improvviso le venne un’idea! Se avesse avuto tanti pezzi di stoffa di colori diversi avrebbe potuto cucirli insieme e vestire il suo adorato bambino con un vestito da arcobaleno!
Detto fatto, i bambini portarono subito dopo la scuola tanti pezzettini di stoffa, ognuno di un colore diverso, alla mamma di Arlecchino, senza che quest’ultimo sapesse niente!
Quando il bambino stave per andare a letto, la mamma gli chiese perche’ non andasse alla festa a scuola e, prima che potesse inventare una scusa per non farla sentire in colpa, gli mostro’ il vestito nuovo, scintillante e sfarzoso! Arlecchino fu felicissimo e ando’ alla festa, abbracciando tutti i suoi compagni di classe che non erano semplice compagni di scuola, ma very e propri Amici!